Turi Mirzai Insegnante di lingua Inglese: rompe il silenzio contro i talebani. #NonriconosceteiTalebani  

15 Agosto, Asma Hematinezhad, studentessa: rompe il silenzio contro i talebani. #NonriconosceteiTalebani

Angela Lantosca Giornalista Italiana: Afghanistan in 2021 era fere agosto, miloni persone e ledonne sono fermato….. #Nonriconosceteitalebani

Il 15 agosto è un giorno nero per l’Afghanistan, è un giorno terribile soprattutto per le donne e per le ragazze, perché da quei giorni in cui sono arrivati hanno chiuso tutte le porte per volare, per trovare un futuro più bello per le donne: scuola, università, lavoro. E in questi giorni sono arrivati e

15 agosto e un giorno nero per le donne Afghane. #NonriconosceteiTlebani

Non riconoscete i Talebani Tutti i cittadini afghani e i difensori dei diritti umani in tutto il mondo sono invitati a manifestare il 15 agosto per esprimere la propria opposizione al conferimento di legittimità ai Talebani. Quattro anni di apartheid di genere in Afghanistan – il vostro silenzio è violenza. Riconoscere i Talebani significa violare

Sono passai quattro anni della caduta dell’Afghanistan, e la vita delle donne lì è ancora difficile, la loro forza e il loro coraggio continuano ispirare il mondo, è molto importante ricordarlo e continuare a difendere a loro diritti. #NonriconosceteiTalebani

Sono passati quattro anni dalla repressione delle donne afghane da parte dei talebani, ma noi donne afghane siamo ancora in piedi e continuiamo a lottare per i nostri diritti. Diventiamo la voce delle donne afghane. #NonriconosceteiTalebani

Noi donne, attiviste civili e politiche, difensore dei diritti umani, accademiche e rappresentanti delle comunità di minoranze e dei rifugiati, nel quarto anniversario della consegna dell’Afghanistan al gruppo terroristico Taliban, emettiamo questa risoluzione con profonda preoccupazione per la situazione attuale del paese e per il pericoloso processo di legittimazione di questo gruppo terroristico. Dalla nuova

Sabato 9 agosto 2025, Hussain Sharifi, attivista civile afghano, ha piantato una tenda nel cuore di Ginevra, proprio di fronte alla sede delle Nazioni Unite, per essere la voce di migliaia di donne e ragazze afghane private dell’istruzione e di una vita dignitosa sotto l’ombra dell’apartheid di genere dei talebani. Resterà qui per otto giorni,